A Paço de Arcos, proprio sul fiume, si trova uno dei più recenti ristoranti del lungofiume, Intemporal, che possiamo descrivere come un elegante cubo di piastrelle gialle tostate, con un’ampia “finestra” panoramica che ci permette di guardare il Tago, il Ponte 25 de Abril e il Cristo Rei mentre assaporiamo alcune delle ultime creazioni gastronomiche di uno chef che seguiamo da diversi anni, lo chef Miguel Laffan.
Appena arrivati all’indirizzo, in Avenida Marginal proprio di fronte alla EN6, per noi una delle strade più belle del Paese, che collega Lisbona a Cascais, non ci siamo nemmeno resi conto che il ristorante Intemporal sarebbe stato questo blocco arancione, un edificio del XX secolo che un tempo fungeva da Casa do Fiscal, dove si riscuoteva la tassa sul pesce.

Una volta entrati, perché dall’esterno è difficile anche solo immaginare cosa avremmo trovato, ci siamo resi conto che lo spazio è diviso in due piani e conquista per la sua semplicità e raffinatezza, con linee moderne e dettagli minimalisti che ci hanno lasciato a bocca aperta. Ma il meglio doveva ancora venire!
Appena entrati, c’è un bancone con quattro posti a sedere, dove si può assistere dal vivo alla magia; salendo le scale, è la finestra 16:9 a fare gli onori di casa, in un ambiente che permette di inquadrare il fiume Tago, così come altri luoghi iconici di Lisbona, sempre con quella luce naturale che attraversa facilmente i pochi tavoli in marmo di questo piano, con posti a sedere per 12 persone.
Ci hanno sorpreso anche le lampade a soffitto, a forma di bolle di sapone opache che sembrano sciogliersi prima che inizi il vero banchetto gastronomico.
Ma prima, chi è Miguel Laffan?

Lo chef che vuole riconquistare la stella Michelin
Lo chef Miguel Laffan ha già ottenuto una stella Michelin e, con il suo ristorante Intemporal, è determinato a conquistarne un’altra.
Nato a Cascais e riconosciuto per la sua carriera internazionale, si è fatto un nome nell’alta cucina portoghese dopo aver conquistato la sua prima stella Michelin per il ristorante L’And Vineyards, nell’Alentejo, nel 2011.
Con oltre 25 anni di esperienza, avendo lavorato in importanti cucine portoghesi e francesi e in altri ristoranti stellati, uno degli chef più creativi del Portogallo è riconosciuto per il suo stile culinario, che combina influenze asiatiche con la cucina dell’Alentejo e per la valorizzazione delle tradizioni portoghesi, privilegiando ingredienti locali e metodi artigianali.
Noto anche per la sua capacità di innovare e per l’apprezzamento della cucina come arte, dove tempo, tecnica ed emozione si fondono per creare piatti memorabili, l’ultima sfida di Miguel Laffan in questo ristorante di alta cucina è quella di riconquistare l’ambita stella gastronomica, tanto più che Oeiras non è ancora sulla mappa dell’alta cucina.
E da quello che abbiamo potuto vedere dalla nostra esperienza, l ‘obiettivo sarà raggiunto.

12 momenti autunnali
Al ristorante Intemporal il tempo è il filo conduttore di tutta l’esperienza gastronomica, e l’attuale menu autunnale è stato strutturato in cinque atti poetici: Preludio, Passaggio, Permanenza, Ritardo ed Eternità, in cui ogni piatto rappresenta un momento diverso, con la cucina di Laffan che rivela maturità, tecnica e una lettura universale e immacolata dei sapori. Facciamolo, d’accordo?

L’esperienza segreta di Lisbona
Preludio
Il primo momento si apre con energia e sorpresa, con l’Acarajé de Carabineiro, untuoso e vibrante, che combina il sapore profondo del crostaceo con l’esotico olio di palma e il cremoso vatapá, un piatto che si è rivelato una fusione tra Bahia e l’Atlantico portoghese, caldo e accogliente.

Segue il Polpo alla griglia con Pad Thai e salsa di arachidi, la cui consistenza soda contrasta con la dolcezza acidula della salsa thailandese, creando un’improbabile ma deliziosa armonia.

Passaggio
Tecnica e irriverenza è il modo in cui si può definire il momento successivo. La Cabeça de Xara (o terrina) con Gamba do Algarve, agrumi (frutto della passione) e shoyu è un viaggio tra il sapido e il fresco, con il profumo più acido della frutta che esalta la ricchezza del pezzo stagionato.

Il fagottino di anatra al vapore con spezie piccanti e foie gras è pura indulgenza: morbido, profumato e con un centro umido che si scioglie in bocca, evoca il comfort dell’Oriente con il lusso francese.

Permanenza
Il momento successivo, per molti, sarà il tradizionale Couvert, con pane di pasta madre morbido e aromatico, accompagnato da burro di capra e da una crema di castagne e salsiccia fatta a mano da una donna di 80 anni della campagna dell’Alentejo.
È un momento che rappresenta senza dubbio il tocco umano della cucina portoghese, quel sapore tramandato da generazioni che invita a rallentare e a condividere, tra due dita di conversazione, prima di passare al livello in cui tutto inizia a farsi più interessante.

Ritardo
Siamo nel “cuore” del menu e nel territorio delle esperienze più profonde e insolite. La Dourada di lenza, servita con vongole e pancetta dell’Alentejo, mostra il mare e la campagna in un unico piatto, con gli aromi marittimi che “inondano” la tavola.

Siamo poi tornati in Asia con il Laksa di frutti di mare con cocco e noodles, una zuppa intensa e aromatica che ci ha fatto immergere nei sapori orientali con quel tocco cremoso e speziato.

La tagine di rombo con spezie e olive ha rivelato l’eredità mediterranea dello chef, con note calde e sapide, servite su un piatto creato dalla madre.

E dal bosco abbiamo mangiato i migliori frutti della terra che abbiamo mai assaggiato, i Funghi Selvatici con Papad e Tartufo, un piatto terroso e profondo, quasi introspettivo, che ci ha lasciato completamente arresi ed è stato il nostro piatto.

Per concludere “mare e terra”, abbiamo terminato con la Pernice rossa alle cinque spezie e sedano, un piatto ricco di tecnica, con la carne succulenta e le spezie che lavorano in un insieme equilibrato che ha profumato la nostra memoria.

Eternità
Il dessert prometteva leggerezza. L’In the Sky with Diamonds, con lichia, pinoli e pera, si è rivelato una chiusura di sipario eterea e fresca che ha ripulito il palato e risollevato lo spirito.
La zucca con arancia, noci pecan e lime ha portato calore e conforto, come un ultimo abbraccio autunnale prima dell’addio.


Il Menu degustazione d’autunno è composto da 12 momenti e costa 120 euro a persona (bevande escluse). Sono disponibili anche due abbinamenti, entrambi con sei vini: Intemporal, a 45 euro a persona, ed Experience, a 90 euro a persona.
Questo pasto all’Intemporal è andato ben oltre il piacere gastronomico; è stato una vera e propria riflessione sul tempo, sulla trasformazione e sulla memoria.
Lo chef Miguel Laffan conduce i sapori come un maestro, tra il passato delle tradizioni e il futuro della tecnica. Data l’audacia e la coesione del menu, crediamo che un’altra stella Michelin potrebbe presto brillare sul Tago.
Indirizzo: Rua Vista Alegre (Paço de Arcos)
Orari di apertura: da martedì a sabato, dalle 12.30 alle 15.00 e dalle 19.30 alle 23.00
Prenotazioni: sul sito web
Non perdete l’occasione! Seguiteci su Facebook,Instagram e ora anche su WhatsApp!