Come già avviene per chi vuole “andare a pesca”, nel 2026 sarà obbligatorio prendere una licenza per poter correre in eventi di atletica, soprattutto quelle gare che molte città portoghesi organizzano durante l’anno.
La Federazione portoghese di atletica leggera (FPA) ha approvato una misura che rende indispensabile la licenza per partecipare alle gare nazionali, ogni volta che la quota di iscrizione supera i cinque euro, come si legge nel comunicato stampa della federazione sul progetto “Tesserati per un giorno”:
La misura si applica solo agli atleti non affiliati alla Federazione portoghese di atletica leggera, nelle categorie Assoluti e Veterani. Gli atleti delle fasce d’età giovanili, fino a 18 anni, non pagano nulla, ma devono solo avere un’assicurazione valida. Gli atleti affiliati alla FPA non hanno bisogno di altre licenze. Questa licenza federativa sarà obbligatoria solo per gli eventi di atletica a pagamento e classificati con una quota di iscrizione superiore a 5 euro. Per tutti gli eventi, anche se a pagamento ma con una quota di iscrizione inferiore a 5 euro e senza classificazione, non sarà obbligatorio presentare questa licenza.
Le ragioni del disaccordo
In un momento in cui l’attività fisica viene promossa – più che mai – in funzione del benessere personale, questa notizia non piace a tutti gli appassionati della corsa non professionistica, soprattutto a coloro che amano questo tipo di attività e che si sono abituati a partecipare a una di queste gare in Portogallo quasi ogni fine settimana.
Due tipi di licenze
Secondo la Federazione portoghese di atletica leggera, esistono due tipi di licenze, che prevedono alcuni vantaggi. Queste sono
- Giornaliera: costa 3 euro per i partecipanti con assicurazione e 4 euro per quelli senza assicurazione;
- annuale: costa 35 euro (o 36 euro, secondo alcune fonti) e comprende l’assicurazione per tutto l’anno.
Secondo il presidente di FPA Domingos Castro, i vantaggi includono una carta carburante e la possibilità di ottenere un buono da un’agenzia di viaggi.
Reazioni alla notizia “pay to race
Gli organizzatori di corse hanno espresso, per il momento, le maggiori preoccupazioni, affermando che questa decisione potrebbe compromettere la partecipazione a questo tipo di corse comunitarie. Si lamentano anche del fatto che finora non sono stati ascoltati dalla FPA.
Dall’altra parte della barricata ci sono i partecipanti a queste corse, che si troveranno a pagare l’ennesima “tassa”, che potrebbe causare l’abbandono di un certo numero di persone, dal momento che i prezzi per partecipare a queste stesse corse tendono a diventare sempre più alti.
Per la FPA, questa misura segue la tendenza a rendere questa attività sportiva più rigorosa e sicura.
Tuttavia, rendere più costosa la partecipazione agli eventi di atletica si scontra con altre premesse, soprattutto quelle relative alla promozione di stili di vita più sani, così ampiamente proclamata, dai vari governi alle organizzazioni private.
Come abbiamo già detto, questa misura sulle licenze di corsa entrerà in vigore solo a partire dalla stagione sportiva 2025-2026, e la piattaforma digitale per l’acquisizione di queste licenze è ancora in fase di creazione.