
Chiunque passi per la zona di Belém a Lisbona si imbatterà sicuramente in uno dei monumenti più belli e decorati della città, il Monumento alle Scoperte.
Forse conoscete anche il significato di questa icona per il Paese, ma conoscete tutti i suoi segreti?
Venite a scoprirli!
1 – È stata “costruita” due volte
La prima volta, nel 1940, fu eretta in modo effimero , con una struttura leggera in ferro e cemento, dall’architetto Cottinelli Telmo e dallo scultore Leopoldo de Almeida, nell ‘ambito dell’Esposizione Universale Portoghese.
Solo nel 1960, in occasione del 500° anniversario della morte del principe Enrico il Navigatore , fu ricostruita in cemento e pietra rosale di Leiria, con le sculture in pietra calcarea di Sintra.
Solo nel 1985 l’intero interno è stato rimodellato, dotandolo di un belvedere, un auditorium e sale espositive.
2 – Un’imponente opera in pietra che “squarcia” il fiume Tago
Il Padrão dos Descobrimentos evoca l’espansione del Portogallo oltremare e la sua forma di caravella è alta 56 metri e lunga 46 metri.
La figura del timoniere, il principe Enrico il Navigatore, è alta ben nove metri, mentre i suoi compagni sono alti sette metri ciascuno .
3 – Chi accompagnava Enrico il Navigatore?
L’elemento centrale di questo monumento è il padre delle Scoperte portoghesi, il principe Enrico il Navigatore, accompagnato da 32 figure , tutte associate alle Scoperte, da navigatori, cartografi, guerrieri, colonizzatori, evangelizzatori, cronisti e artisti.
Il lato ovest mostra:
- Il principe Ferdinando
- L’Infante Santo, figlio del re João I, morto in Marocco.
- La regina Filipa de Lencastre, moglie del re João I e madre dell’Illustre Generazione di Infanti e Principesse della Casa d’Avis.
- Fernão Mendes Pinto, lo scrittore del Pellegrinaggio
- Frate Gonçalo de Carvalho, missionario domenicano
- Frate Henrique de Coimbra, missionario francescano
- Gil Eanes, navigatore ed esploratore della costa africana occidentale
- Gomes Eanes de Zurara, cronista
- Principe Pedro, figlio del re João I e reggente del Regno
- Jácome de Maiorca, cosmografo
- João Gonçalves Zarco, navigatore e scopritore dell’isola di Madeira
- Luís Vaz de Camões, il più grande poeta portoghese
- Nuno Gonçalves, pittore dei Pannelli di São Vicente; Pedro Nunes, matematico
- Pêro da Covilhã, viaggiatore e spia
- Pêro de Alenquer, navigatore
- Pêro de Escobar, navigatore
Sul lato est sono rappresentati i seguenti personaggi:
- Bartolomeu Dias, il primo navigatore a passare il Capo delle Tempeste, poi conosciuto come Capo di Buona Speranza.
- Cristóvão da Gama, capitano militare
- Afonso de Albuquerque, conquistatore dell’impero orientale portoghese
- Afonso Gonçalves Baldaia, navigatore
- António de Abreu, navigatore
- Re Afonso V, l’Africano
- Diogo Cão, navigatore ed esploratore della costa africana
- Estevão da Gama, capitano militare
- Fernão de Magalhães, primo navigatore ad attraversare lo Stretto di Magellano
- San Francesco Saverio, missionario in India
- Gaspar Corte-Real, navigatore ed esploratore del Canada
- João de Barros, scrittore
- Martim Afonso de Sousa, navigatore
- Nicolau Coelho, navigatore
- Pedro Álvares Cabral, navigatore e scopritore del Brasile
- Vasco da Gama, navigatore e primo inviato portoghese e conquistatore dell’India.
4 – La rosa dei venti che non passa inosservata
Sulla strada di accesso al Monumento alle Scoperte si trova una gigantesca Rosa dei Venti, costruita in pietra calcarea nera e rossa.
Ha un diametro di 50 metri, un planisfero largo 14 metri ed è decorata con elementi vegetali, cinque piccole rose dei venti, tre buffoni, una sirena, un pesce fantastico e Nettuno con il suo tridente e la sua tromba montati su un essere acquatico.
Sullo sfondo si notano le caratteristiche onde della tradizionale pavimentazione portoghese.
Anche questa rosa dei venti è stata inaugurata nel 1960, il 5 agosto, progettata dall’architetto Luís Cristino da Silva e donata dalla Repubblica del Sudafrica.
5 – L’albero, le vele, gli scudi e le sfere armillari
Ogni lato dell’albero che squarcia il cielo presenta due scudi portoghesi, con cinque angoli circondati da 12 castelli e quattro fleurs-de-lis.
Accanto a questi, si trovano anche tre strutture curve a forma di triangolo che creano l’illusione di vele gonfiate dal vento.
Ai lati del monumento si trovano anche due sfere armillari di metallo su due piattaforme parallelepipede.
6 – Il punto panoramico con la migliore vista su Lisbona
In cima al Monumento alle Scoperte si trova un punto panoramico con una vista unica sul fiume Tago, Praça do Império e, naturalmente, la Rosa dei Venti all’ingresso del monumento, da cui si possono scattare fantastiche foto.
7 – I simboli del monumento: la prima bandiera, la bandiera e lo stendardo
Il Monumento alle Scoperte è pieno di simboli legati all’Età delle Scoperte, ma ce ne sono tre che spiccano:
La Prima Bandiera: tenuta da Nicolau Coelho, si pensa che risalga all’epoca del re Afonso Henriques.
La Bandiera: portata da Martim Afonso de Sousa, fu la bandiera utilizzata dal regno di Re João I a quello di Re Afonso V.
Lo stendardo: probabilmente avrete visto uno di questi stendardi in giro per il Paese, e anche in altri Paesi. Questo punto di riferimento veniva utilizzato per segnalare la presenza dei portoghesi nei luoghi in cui passavano.
8 – Il Monumento alle Scoperte accoglie i visitatori
Le visite al Monumento alle Scoperte sono state riattivate, dopo un periodo di chiusura per lavori di ristrutturazione e manutenzione.
Indirizzo: Avenida Brasília (Belém)
Orari di apertura: da ottobre a febbraio, tutti i giorni dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17.30); da marzo a settembre, tutti i giorni dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso alle 18.30); chiuso il 1° gennaio, il 1° maggio e il 24, 25 e 31 dicembre.
Biglietti: sul sito web