Alla fine dello scorso anno (2024), tra il 2 e il 12 dicembre, l’équipe responsabile del Teatro Romano di Lisbona, guidata dall’archeologa e coordinatrice del Museo di Lisbona, Lídia Fernandes, ha tolto un altro po’ di velo da una delle aree centrali di questo importante reperto storico di Lisbona, attraverso scavi in un edificio vicino.
Lo scavo ha rivelato la continuazione del muro che separava il palcoscenico dall’area riservata agli spettatori, visibile attraverso nuove strutture, in perfetto stato di conservazione, in una piccola area al piano terra del numero 6 di Rua de São Mamede, in un edificio adiacente a uno dei siti archeologici più noti della città.
Secondo le indagini, tenendo conto della struttura abituale dei teatri di epoca romana, è certo che il monumento si sarebbe esteso fino a questo luogo, ma sapendo che questo edificio è stato costruito nel 1958, si ritiene che altri resti archeologici siano stati rimossi o addirittura danneggiati.
Lo scavo è stato comunque molto fruttuoso, poiché tutta la malta dell ‘opus signinum (materiale da costruzione usato nell’antica Roma) è stata trovata in ottime condizioni. “Non c’è un solo pizzico nella malta”, dice il responsabile dei lavori nel sito.
Nonostante la scoperta, si è deciso di non proseguire con gli scavi, in quanto, affinché possano essere visitati dal pubblico, è necessario capire il futuro dell’edificio in cui si trovano.
Il Teatro Romano di Lisbona è l’unico museo di epoca romana del Paese. Con un progetto ben studiato e attraente, potrebbe essere un polo di attrazione per il pubblico, sia nazionale che estero, contribuendo a distogliere la pressione da altre aree della città e sfruttando la sua posizione su una delle vie di accesso al Castello di São Jorge”, sostiene Lídia Fernandes, che coordina il Museo di Lisbona – Teatro Romano dal 2010.
In occasione degli eventi Open House del Museo di Lisbona, è possibile visitare alcuni di questi siti, come quello che abbiamo registrato durante una di queste visite.