
Gli orinatoi pubblici, come elemento fondamentale dell’arredo urbano alla fine del XIX secolo, sono sempre stati presenti in diverse strade cittadine, soprattutto in quelle più trafficate. Oggi, sebbene molto rari, esistono ancora tre esemplari che hanno superato la prova del tempo.
Di queste tre rarità per alleviare i bisogni fisiologici, alcune sono più “nascoste” di altre, ma tutte raccontano la storia della città stessa. È quindi possibile che ci siate passati davanti più volte, o addirittura che lo facciate quotidianamente, e che non vi siate sempre accorti della loro presenza .
Perché siano “sopravvissuti” all’età moderna, ce ne sono stati altri che sono stati progressivamente disattivati o demoliti, a volte perché la loro manutenzione è stata lasciata al caso, altre volte perché sono cambiate anche le abitudini igieniche ed è aumentata la privatizzazione di questo tipo di luoghi.
Storia finita nel dimenticatoio
L ‘ispirazione per gli orinatoi pubblici di Lisbona proviene dalla Francia, in quanto sono stati installati in città come parte degli sforzi del consiglio comunale per migliorare le condizioni sanitarie della città tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.
Oltre a Parigi, altre città che hanno importato questa idea di arredo in ghisa sono state Amsterdam, Berlino e alcune località americane.
Oltre a servire per esigenze più igieniche,i pezzi ornati “abbellivano” le città con i loro dettagli artistici, spesso costituiti da una sorta di tetto in lamiera, spesso decorato con le cupole che ancora oggi si possono ammirare sulla sommità di alcuni chioschi di Lisbona.
Con il tempo, però, questi luoghi sono caduti in disuso, in quanto i nuovi servizi igienici – più moderni, confortevoli e igienici – sono stati preferiti agli orinatoi pubblici.
Per questo motivo, i tre esempi ancora esistenti sono autentiche reliquie storiche e il loro funzionamento può essere talvolta condizionato.
Sebbene la costruzione di orinatoi pubblici non sia una priorità, la verità è che la necessità di spazi di questo tipo in tutta la città è sempre stata discussa, a causa dell’aumento della minzione in strada, che incide sulla qualità della vita e sull’igiene urbana.
La discussione verte principalmente sul fatto che la maggior parte di questi luoghi sono a pagamento, poco igienici e spesso fuori servizio, rendendo difficile l’accesso a tutti i residenti e i visitatori di Lisbona.
Gli ultimi tre orinatoi di Lisbona
Siamo finalmente arrivati alla parte in cui vi diciamo dove potete ancora vedere e utilizzare gli orinatoi più antichi e robusti di Lisbona, in diverse zone della capitale portoghese:
Il più famoso
Oltre a essere famoso, è anche il nostro preferito, forse per il suo aspetto riparato e “nascosto”, appena fuori dall’ingresso del Castello di São Jorge, in Rua do Chão da Feira.
Chi non sa cosa c’è non noterà nemmeno questo orinatoio, identificabile solo da una piccola targa in ferro con la figura di un ragazzo che urina, che ricorda il famoso Manneken Pis di Bruxelles.
Il più intatto
Passiamo da piazza David Leandro da Silva da più di 30 anni e gli orinatoi di Marvila o Poço do Bispo sono ancora qui, fianco a fianco, antichità e modernità.
Il più piccolo, verde e in lamiera, ha spazio per quattro utenti maschi, mentre il “chiosco” accanto, in materiale da costruzione più robusto, accoglie già persone “afflitte” di entrambi i sessi.
Il meno conosciuto
Prima di partire alla ricerca degli ultimi orinatoi di Lisbona, non conoscevamo affatto questa reliquia.
Si trova in Praça Viscondessa dos Olivais, in un piccolo angolo “nascosto”, proprio come dovrebbero essere questi luoghi più privati.
Questi, come tutti gli altri che esistevano un tempo, sono solo infrastrutture di uso pubblico, ma hanno ancora un fascino particolare e fanno parte della storia della città.